3.1.            Terminologia

Questo paragrafo introduttivo vuole iniziare il lettore al tema dei sistemi a ciclo chiuso, illustrati in dettaglio nel prosieguo del capitolo, ed ai termini familiari agli ingegneri della produzione, che verranno utilizzati nella parte restante del lavoro.

Come suggerisce il nome stesso, il closed loop è costituito da una sequenza di strumenti strutturati in un ciclo. Ogni strumento riceve gli output della fase precedente, elabora una soluzione, effettua una verifica circa la fattibilità di questa e, in caso positivo, procede con l’elemento successivo. Alla fine del ciclo, il piano così elaborato viene riproposto come input iniziale del ciclo stesso per verificare la fattibilità delle modifiche operate sui risultati delle fasi precedenti.

All’inizio del ciclo, con un’ottica di lungo termine, si trova la PIANIFICAZIONE, ovvero una previsione dell’andamento della produzione (dettata dal mercato e dagli ordini già acquisiti) che si concretizza in una stima del fabbisogno di prodotti, di materiali e più in generale di risorse produttive necessarie a soddisfare gli obiettivi che l’impresa si è prefissata di raggiungere.

Questi obiettivi strategici di lungo periodo devono essere tradotti in piani di produzione dall’orizzonte temporale più corto, secondo quelle regole organizzative che sono tipiche della programmazione aziendale. Devono essere programmati, quindi, gli approvvigionamenti dei materiali (MRP) e delle risorse in generale (CRP), al fine di soddisfare le richieste della pianificazione (MPS).

I programmi della produzione vengono realizzati simulando l’impiego delle risorse e vengono dettagliati attraverso la SCHEDULAZIONE, che è caratterizzata da un orizzonte temporale brevissimo, come potrebbe essere la giornata o la settimana. La schedulazione, quindi, è il risultato finale del ciclo, a cui fa seguito solo la concreta attuazione.

In questo periodo molto breve, l’azienda si pone come obiettivo lo sfruttamento efficiente delle risorse produttive disponibili, possibile soltanto attraverso la realizzazione di una sequenza quanto più ottimale delle attività sulle macchine, sulle persone e, più in generale, su tutte le risorse.

Il risultato della schedulazione, quindi, è un piano che contiene le sequenze ed i tempi di allocazione di ogni risorsa e di ogni operazione della produzione. La schedulazione produce una sequenza di operazioni fattibili utilizzando la modellizzazione delle risorse produttive e il modello dei prodotti (Distinta Base e Cicli di Lavorazione)[1].



[1] Cfr.: Vollmann; Barry; Whybark. Manufacturing planning and control systems, Boston, McGraw Hill, 1997, p. 525.

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