7.5. Il Conto del Risultato Economico

Le considerazioni fatte sinora ci consentono, a questo punto, di concludere la discussione sulla capacità produttiva ed i relativi costi illustrando il prospetto del conto del risultato economico che ne potrebbe derivare. Prima di procedere all'esame di tale prospetto, tuttavia, è necessario specificare le scelte che si opereranno sulle singole voci del conto economico. Innanzitutto, i costi della capacità produttiva saranno suddivisi in base alla sua utilizzazione. Ciò significa che, grazie alla tracciabilità offerta dallo schedulatore, verranno separati i costi di utilizzazione di tutte le risorse modellizzate da CyberPlan(R), siano esse durevoli (macchine, attrezzi e personale) o di breve durata (materie, attrezzi monouso e ripristinabili). In secondo luogo, sarà necessario scegliere il criterio di ammortamento da applicare. Utilizzando il metodo delle quote costanti nel tempo, la componente OFF verrà imputata interamente alla produzione, mentre, con il metodo a valore aggiunto, essa sarà in ogni caso imputata alla produzione, ma, mancando la quota fissa di ammortamento, sarà costituita esclusivamente da tutti gli altri costi fissi non legati ai volumi, come già detto nel paragrafo 4.7.5 dedicato alle macchine. In coerenza con i metodi applicati, il conto del risultato economico, limitatamente ai costi industriali dell'azienda, può essere espresso come nella tabella 9.

Tabella 9

La componente di costo AMMORTAMENTO CONSUMO delle macchine è stata volutamente scorporata da quella RUN, utilizzata nella nostra discussione sulle macchine, al solo scopo di evidenziare il consumo dei fattori produttivi nel caso si scelga di operare un ammortamento a valore aggiunto. Questa scelta risulta solitamente poco agevole, in quanto, come già detto, è necessario stimare la vita utile delle macchine e non è possibile invece stimare, se non approssimativamente, il termine dell'ammortamento. La direzione, però, potrebbe scegliere una via intermedia, che si discosti dalle tradizionali quote costanti, senza però abbracciare completamente l'ammortamento secondo il consumo. Quello che ne potrebbe risultare sarebbe un ammortamento che in parte fisso, legato al tempo, ed in parte variabile, secondo i volumi di attività. Si potrebbero così riconoscere nella componente fissa tutti quegli elementi di obsolescenza e di deperimento dei fattori produttivi, indipendenti dai volumi di produzione. Accanto a questa, la componente variabile potrebbe evidenziare il vero costo consumo del fattore produttivo spiegato dalla produzione ottenuta. Per concludere, una precisazione sulla terminologia: i costi dei materiali sono stati precedentemente modellizzati utilizzando due componenti di costo, una prima fissa ed una seconda variabile. Pur restando immutato il loro ruolo, in questo prospetto del risultato economico si è preferito denominarle più correttamente "Costo Consumo dei Materiali" la prima, e "Conservazione dei Materiali" la seconda.

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